I grappoli, che vengono portati direttamente in cantina, vengono sottoposti ad una soffice pressatura. Dal mosto fiore si ottengono i vini base, che in primavera vengono destinati al processo di spumantizzazione con l’aggiunta di sciroppo zuccherino e lieviti allo scopo di attivare una lenta rifermentazione naturale che sviluppa nella bottiglia anidride carbonica.
Le bottiglie sigillate con tappo metallico sono accatastate nella cantina e rimangono in questa posizione a contatto con i lieviti dai 18 ai 36 mesi. Il deposito che
si forma in questa fase viene eliminato; questo processo (remouage) determina il distacco dei lieviti dalla bottiglia e il loro addensamento nella prossimità del tappo. Quando tutto il sedimento sarà raccolto sul tappo si provvede alla sboccatura (degorgement) nella quale viene violentemente espulso il residuo dei lieviti, congelato in precedenza, con la rimozione del tappo metallico.
Il ripristino del livello nella bottiglia puo avvenire sia con l’introduzione di solo vino sia con l’aggiunta di liqueur d’expedition.
A questo punto le bottiglie vengono tappate con il classico tappo a fungo di sughero marchiato con la dicitura Franciacorta e ancorato saldamente alla bottiglia con la tipica gabbietta in filo metallico.